Di questi tempi si parla sempre di più di biodiversità, ovvero la coesistenza in uno stesso ecosistema, di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio grazie alle loro reciproche relazioni.
La biodiversità raggiunge la sua massima espressione nei cosiddetti ecotoni, che sono zone tra ambienti diversi confinanti (boschi-prati / boschi-zone umide / boschi-zone coltivate), in interazione tra loro.
In questo scenario, gli attori principali, quelli più importanti, sono i boschi.
In tema boschi, ci tengo a citare che Canale ecologia ODV ,Associazione di Volontariato di cui sono Vicepresidente, da trent’anni acquista boschi per salvaguardarli e mantenerli.
Chi visita il Roero, oltre ad ammirare l’unicità delle sue Rocche, si accorge subito della varietà del suo paesaggio, segno della presenza di numerosi ecotoni, dai positivi effetti sia in termini di servizi ecosistemici (tra i più importanti la mitigazione del clima, la regolazione delle acque, la difesa del suolo, l’impollinazione…), che della bellezza del suo territorio.
Il Roero è diverso e biodiverso perché vario, con caratteristiche naturali ed estetiche che ben si integrano con quelle presenti nelle Langhe, dove prevale la monocoltura.
Una diversità da difendere se si vuole puntare sulla qualità della vita (fisica, mentale, spirituale, sociale, culturale ed economica), sul turismo, sulla qualità dei prodotti della Terra, sull’enogastronomia.
ETTORE CHIAVASSA
VICEPRESIDENTE CANALE ECOLOGIA ODV
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